mercoledì 25 giugno 2014

martedì 24 giugno 2014

Rivisitiamo il budino!

Una amica, futura mamma, mi ha invitata a cena. Visto il suo stato di grazia, le ho detto che può scegliere il tipo di dolce che le porterò. Mi ha confessato di essere una chocolate-addicted. E quindi ho scatenato la fantasia...

Ho preso le confezioni di biscotti già aperte, ed ho tritato tutti i biscotti insieme (avevo savoiardi, crumiri, chicchi di cioccolato Mulino Bianco); li ho amalgamati con burro fuso e li ho usati come base, tipo quella della cheesecake. La foto che segue viene da pappaeco.com, rende bene l'idea.
Per rendere la base più leggera, puoi usare latte o acqua al posto del burro.




Ho messo la base in frigo, in modo che si compattasse per bene.

Ho preparato il budino Elah alla gianduja, come da istruzioni, aggiungendo alla polvere un cucchiaino di caffè.



Ho lasciato raffreddare il budino e l'ho distribuito sulla base di biscotti. Poi ho realizzato il secondo strato, con il budino all'amaretto.


L'ho lasciato raffreddare, e l'ho poi distribuito sullo strato di gianduja, che nel frattempo si è solidificato.

Ho decorato con dei gianduiotti, e ho messo in frigo. 

Tra qualche ora saprò se la mum-to-be apprezza!!!




giovedì 12 giugno 2014

Variante dei Calici Bigusto Cameo

Anche un dolce fresco e sfizioso, ogni tanto, ci vuole.
Una coccola per il palato, le papille e l'anima!

In questo caso ho variato l'estetica di una ricetta già esistente:


  • 1 busta di preparato per Budino cremoso gusto cioccolato cameo
  • 1 busta di preparato per Budino cremoso gusto pistacchio cameo
  • 1 litro di latte
  • 8 fragolePrepara i budini separatamente seguendo le istruzioni riportate sulla confezione e lasciali intiepidire e ponili in frigorifero per 2 ore.
  • Mescola i budini raffreddati con una frusta a mano fino a renderli lisci ed omogenei.
  • Distribuisci i dessert in 8 bicchieri alternando uno strato di Budino al cioccolato con uno di budino al pistacchio con l’aiuto di un cucchiaio.
  • Decora con una fragola il bordo del bicchiere.

LA MIA VARIANTE
 Vasetti 4 stagioni per presentare il dessert, e guarnitura con le Gocce Pasticcere di Frutta Rebecchi.







giovedì 5 giugno 2014

Formaggio chiama salume!

Lonza, lonza delle mie brame...

Perché la vera "stozza" (per gli amici non abruzzesi: panino di dimensioni, peso specifico, e companatico importanti) vuole anche il salume!!!

Cosa ci occorre?
Un pezzo di 700 g/1 kg di arista/lonza di maiale, dal macellaio di fiducia (già legato stretto con spago da cucina, o da legare a casa). 
Sale grosso a profusione (meglio averne 3 kg a disposizione). 
Vino rosso, o aceto.
Carta Assorbente, Carta Stagnola. 
Mix di erbe aromatiche (io uso le Herbes de Provence e il pepe, ma qui è il gusto che comanda. Salvia, timo, rosmarino...).

E mò?
In una teglia capiente stendiamo uno strato di almeno un centimetro di sale grosso, 
sopra posizioniamo il nostro pezzo di arista/lonza, e poi ricopriamo tutto con altro sale grosso, fino ad avere solo una bella catena montuosa bianca.
In questo modo il sale richiama i liquidi, e la carne inizia ad essiccarsi, perdendo acqua, e di conseguenza peso (infatti il risultato finale sarà più piccolo del pezzo che abbiamo acquistato).
Mettiamo la teglia nel frigo (io la metto sempre sul ripiano più basso, quello che copre il cassetto delle verdure).

Questo processo dura almeno 48 ore (io al massimo l'ho tenuta così in frigo per tre giorni interi, se la carne era molto fresca, ma due giorni secondo me vanno sempre bene per il peso che abbiamo indicato). Possiamo sbirciare dopo una giornata circa ed eventualmente far scolare l'acqua già in eccesso.

Passato il periodo di salagione, prendiamo la carne, la liberiamo dal sale, e la sciacquiamo sotto una doccia generosa di vino rosso, o di aceto di vino. La lasciamo poi scolare e la tamponiamo con la carta assorbente (la avvolgo tre o quattro volte in un paio di giri di carta), in modo che non restino residui di liquido. 
A questo punto sistemiamo il nostro bel mix di erbe su un foglio di carta assorbente, mettiamo la carne sopra, aggiungiamo altro mix sulla carne, e la massaggiamo da tutti i lati per un minuto circa. Quindi facciamo un bel pacchettino, che a sua volta incartiamo nella stagnola. 

Ora inizia la stagionatura, periodo di circa tre settimane (di sofferenza, visto che non possiamo ancora goderci il nostro salume!). Metodo 4 stagioni: in frigorifero (metodo stagione fredda, per chi può: in una cantina o ambiente simile, che però non deve essere umido). Ogni due o tre giorni cambiamo il pacchetto e reimpacchettiamo, così da allontanare, insieme alla carta assorbente, ancora un po' di umidità. 
L'ideale sarebbe conservare il salume in verticale o diagonale, ma mentirei se scrivessi che diversamente non è buono!!!

Questa volta esagero, ho anche una foto!









Faraonici gnocchi (ricetta di famigghia, tramandata da generazioni di gente con le gambe sotto al tavolo e le mani sulla spianatoia)

Ingredienti 
500 g di patate sbucciate, lessate, schiacciate
2 uova intere
50 di burro
50 di parmigiano
150 g di farina
sale


Impasta tutto in una bacinella (oppure prendi la tua bella spianatoia e lavora a fontana. Io però tendo a mangiare metà dell'impasto mentre lo lavoro quando uso questo metodo, quindi evito).
Fa' degli gnocchi grandi come crocchette.
Lessa le tue belle crocchette in acqua bollente salata. 
Se non annegano :-) e tornano a galla, quando le vedi affiorare, recuperale con la schiumarola.
Per non farti mancare niente, condisci con sugo di pomodoro semplice,
disponile in una teglia in un unico strato, cospargile di parmigiano, e metti in forno caldo per un quarto d'ora (eventualmente un giro di gratin ci sta bene).
La ricetta regge bene le varianti, ma solo IN AGGIUNTA! Tipo mozzarella o formaggio filante, olio piccante etc.

Vita da casaro

Oggi ho questa mezz'ora disponibile, e allora ne faccio buon uso!

Da quando sono diventata una ragazza di campagna, tendo a comprare quasi solo ingredienti, e quasi nulla di pronto.
Un bel formaggio fresco, ad esempio, me lo faccio à la maison!

Ingredienti:
l 2 latte intero alta qualità
1 vasetto di yogurt naturalisssssimo intero (ad esempio Yomo, o comunque uno con la lista degli ingredienti cortissima)
1 limone (succo spremuto)
sale

Strumenti chirurgici:
fuscelle (se ne hai, io uso il classico colino a maglie strette)

Mescola latte e yogurt, in modo che i fermenti contenuti nello yogurt attivino tutta la poltiglia (a meno che tu non abbia a disposizione del latte crudo, che contiene fermenti), e lasciali fare un sonnellino di un'ora.
Scaldali a fuoco moderato aggiungendo sale e piacere e, appena la poltiglia bolle (ma proprio al primo accenno), spegni e aggiungi il succo di limone. Mescola il minimo indispensabile, e lascia riposare una decina di minuti. 
Il limone lavora come il caglio e vedrai separarsi la parte "solida" dalla parte liquida.
Quelli bravi la chiamano sineresi, io quando arriva questo momento sento solo l'acquolina in bocca.
Trascorsi i dieci minuti, rompi la cagliata, disegnando un reticolato (insomma, come se giocassi a tris); fa' scolare il formaggio nelle fuscelle o nel colino (se raccogli il siero che resta, puoi utilizzarlo sia per gli impasti tipo pizza, o pane, al posto della stessa quantità di acqua. Oppure, puoi ripetere lo stesso procedimento per preparare una bella ri-cotta. Anche del latte non buttare via niente!).
Lascia scolare fino a che il formaggio non "tenga" la forma (se vuoi, aggiungi peperoncino, rucola, noci, olive).
Se non usi le fuscelle, avvolgi in carta forno bagnata e strizzata, e metti in frigo per un'oretta.
Et voilà!

Prometto che alla prossima cagliata scatto le foto!!!

P.S.: puoi naturalmente usare anche il latte scremato, ma la resa in termini di quantità e consistenza è minore. 

Liquiriziando (molto più che un liquore!) - ricetta della mamma

Ingredienti per un nettare speciale!
670 g zucchero
670 g acqua
100 g liquirizia (io uso la spezzatina Amarelli)
500 alcool

Pronti... via!
Tritare zucchero e liquirizia (io uso il Bimby), 
aggiungere acqua al trito, poco per volta, mescolando sempre.
Quando è tutto sciolto, mettere sul fuoco. 
Far solo scaldare, senza arrivare all'ebollizione. Far raffreddare, infine aggiungere alcool.

Variante Bimby:
Macinare insieme zucchero e liquirizia per 20 secondi a velocità turbo; 
aggiungere l' acqua, cuocere 30 minuti 100° C, vel. 1.
Alla fine incorporare l'alcool.

Bimby - RISOTTO ALLE NOCI AQUILANE, E ZAFFERANO DI NAVELLI

http://www.ricettario-bimby.it/ricette/risotto-alle-noci-aquilane-e-zafferano-di-navelli/696410


Ricetta non testata
Risotto alle noci aquilane, e zafferano di Navelli Ricetta non testata
Creato: 17.02.2014 Modificata: 17.02.2014
  • image

INGREDIENTI

Portions2 porzione/porzioni
Risotto

  • 170 grammi riso Carnaroli (o per risotti)
  • 15/20 noci sgusciate, Ho usato le noci aquilane della zia, tutte naturali!!!
  • 7/10 Pistilli/fili di zafferano, Ho usato lo zafferano di Navelli, che compro da Cantinarte
  • 1/2 Cipolla Bionda
  • olio evo q.b.
  • 1 cucchiaino raso dado vegetale Bimby
  • 100 grammi parmigiano
  • 300 grammi acqua
  • 50 grammi vino bianco
25 min
Preparazione 25 min
Cottura nel forno/Cottura
Difficultyfacile
Adeguato per Bimby-Principianti
Ricetta per
 
 Bimby TM 31

PREPARAZIONE DELLA RICETTA

1.
Tritare insieme le noci sgusciate ed il parmigiano, 5 secondi nel coperchio chiuso velocità 5.
Mettere da parte. Sciacquare il coperchio chiuso.


2.
Tritare la cipolla nel coperchio chiuso, 3 secondi vel. 5.
Raccogliere sul fondo, aggiungere tanto olio quanto basta a coprirla.
Cuocere per 3 minuti, Velocità impostazione mescolare dolce Funzionamento in senso antiorario, Temperatura 100°C.

3.
Aggiungere il riso ed il vino bianco nel coperchio chiuso, far tostare 3 minuti a 100° C, Funzionamento in senso antiorarioimpostazione mescolare dolce, senza misurino.

4.
Aggiungere l'acqua ed il dado nel coperchio chiuso, 15 minuti Funzionamento in senso antiorarioimpostazione mescolare dolcetemperatura 100° C. Aggiungere i pistilli di zafferano ad inizio cottura. Cuocere con misurino.


5.
A metà cottura aggiungere le noci ed il parmigiano messi da parte, ed inserire la farfalla. Controllare la cottura, e se necessario aggiungere acqua (o dado, se risulta poco sapido) e/o proulngare la cottura per un paio di minuti.
A fine cottura, lasciar riposare per un minuto circa ed impiattare. 

ACCESSORI CHE TI SERVIRANNO

FarfallaFarfallaacquista

CONSIGLIO

Se durante la cottura il condimento resta troppo liquido, togliere il misurino per far evaporare l'acqua in eccesso. Ho evitato di usare il burro, il risultato è comunque cremosissimo grazie all'aggiunta di parmigiano sin dall'inizio della cottura. Per i più golosi, aggiungere una noce di burro un paio di minuti prima di fine cottura. 

Nipposalmone sfizioso alla piastra

Travolta da una insolita voglia di salmone, mi sono munita di tranci.
Arrivata a casa, però, l'idea di passarlo sulla piastra talis qualis non mi ha convinta.
Ho sbirciato nel frigo e nei vari scaffali in cucina, e tre ingredienti hanno attirato la mia attenzione.
Semi di sesamo.
Salsa di soia.
Zenzero in polvere.

I semi di sesamo mi hanno fatto pensare al tahin, che dico sempre di voler preparare in casa, e poi resta solo un'idea. Quindi ho deciso di procedere, e li ho tostati a fuoco (in realtà ho l'induzione) basso per un quarto d'ora, mentre meditavo.

Ho pulito i tranci di salmone, tolto le poche spine, e li ho fatti a pezzi. Qualche minuscolo pezzettino è andato naturalmente alla tigre delle nevi che si aggirava tra i miei piedi!

Ora, con salsa di soia e zenzero, che ci faccio? Li ho emulsionati in quantità puramente casuali.
Ho pensato di marinare il salmone in questo bell'intruglio profumato, ma dopo aver lanciato il primo pezzo di pesce nella ciotola ed averlo assaggiato, ho temuto che prendesse troppo sapore. Quindi...
Ho scottato il salmone sulla piastra, e ho usato l'emulsione per spennellarlo mentre era in cottura. Tutto merito del maritozzo che ha comprato il pennello da cucina in silicone!!!
Il sesamo intanto è venuto di un bel colore dorato. Ciao tahin, alla fine ho fatto rotolare i miei bei bocconcini nei semini tostati.
Servito caldo caldo con una insalata mista... così tenero che si tagliava con un grissino. Ah, sì, quello era il tonno!
Presa dall'entusiasmo, ho mangiato tutto senza fotografare!!!


giovedì 17 aprile 2014

Perché cucinare è un atto d'amore




Non tutti possono diventare dei grandi artisti ma un grande artista può celarsi in chiunque (Ratatouille)


Inizio con questa citazione la mia nuova avventura di "blogger". 
Proprio io, che mi sono sempre ritenuta molto poco "artista". O che, come dice la cara Sabrina, solo ora vedo e lascio emergere questa parte di me. 
Semplicemente perché ora è il momento giusto.
Perché mi va, e perché chi mi sostiene, (Luca, più che mai) è talmente irresistibile che o bloggo, o bloggo!
Quindi, eccomi qui, a scrivere.
Un diario di cose buone, ecco cosa scrivo.
Un diario di cose buone che amo condividere con chi ha voglia di leggermi e sperimentare.
Buona nuova avventura, andiamo!!!

Carlina